Ladisa: bilancio + 9%, Sebastio Presidente CdA

Finlad, la holding finanziaria che controlla le aziende della famiglia Ladisa, comunica che prosegue il trend positivo di crescita di Ladisa srl, azienda di ristorazione tra i 10 top player nazionali, che chiude il bilancio del 2018 con 130 mln di euro di fatturato, registrando un +9% della produzione rispetto all’anno precedente.

Intanto dopo il cambio di governance avviato nel 2018, è stato nominato in data 25 luglio 2019 il nuovo CdA della controllata Ladisa Srl: il Presidente è il Dott. Francesco Sebastio il quale, dopo aver ricoperto il ruolo di Magistrato nonché Procuratore della Repubblica, subentra al Prof. Gioacchino De Palma che conserva la carica di Consigliere. Gli altri componenti del CdA sono: Vito Ladisa che ricopre l’incarico di Amministratore delegato, il Prof. Avv. Federico Maurizio D’Andrea e il Prof. Avv. GianVito Giannelli confermati Consiglieri indipendenti.

Il segmento della ristorazione (35 milioni di pasti) rappresenta il core business aziendale con il 90% dei volumi d’affari; la retention è pari all’85%, percentuale che evidenzia la qualità dei servizi offerti con la relativa conferma nelle commesse già affidate all’azienda.

In crescita l’asset della ristorazione commerciale e la fornitura di derrate alimentari in diverse regioni con un volume di affari in crescita di oltre il 20% rispetto al 2017.

Nel corso del 2018 sono stati eseguiti interventi di ammodernamento sulla rete degli attuali 18 impianti produttivi collocati in diverse regioni italiane, da Nord a Sud: da segnalare l’attivazione, nel 2019, del nuovo centro produttivo di Roma.

L’azienda ha conseguito la certificazione “Emas” adeguando i propri processi produttivi a un progressivo miglioramento dell’organizzazione finalizzato al contenimento dei “costi” in termini ambientali.

Sono in atto investimenti per rafforzare la presenza dell’azienda in Lombardia nonché in progetti di internazionalizzazione con advisor Unicredit al fine di sviluppare nuovi asset in alcuni paesi europei (Est Europa) attraverso l’acquisizione di società del settore della ristorazione entro fine 2019.

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